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In lui è gran virtute senza fallo: 35
Col ferro sua natura si conforma.
E lo zaffiro, per poter di Giove,
Conforta il cor, dico l orïentale,
Serva le membra e lor virtute fove;
Val contro febbre, veleno ed antrace 40
Se subito s appicca su quel male;
Conforta il viso e conserva la pace;
Letteratura italiana Einaudi 103
Cecco d Ascoli - L Acerba
Toglie dal cuore l invidia maligna,
Fuga il temere e fa l uomo audace,
Umil la donna, e castità designa. 45
E questa gemma vale agli idromanti
Ed alli magi per virtù che face,
Ché solve il cattivato con lor canti.
Mostra il colore simile del cielo;
Posta alle tempia, il sangue del naso 50
Restringe per virtute e non per gelo.
Ogni tumore ed apostema sana
Se sua natura non perde per caso
D atto carnale, da cui sta lontana.
Mercurio è che spira sua virtute 55
Nello smeraldo ch è sopra ogni verde;
Di molte infermitati fa salute;
Morbo caduco ed itterizia cura,
Conserva il viso che virtù non perde,
Conforta la memoria e la natura, 60
Gli spirti fuga e loro false scorte.
Chi vuole divinar seco lo porte.
Dal terzo cielo col secondo, agate
Negra si forma con le bianche vene,
E l altra con sanguigne varïate. 65
Il fiume Agate, che Cicilia bagna,
Questa che ha le bianche macchie tene;
E l altra con citrigne è della Magna.
Con quella che Cicilia altrove manda
Il negromante converte tempesta 70
E il fiume fa seccar che più non spanda;
E l altra, la quale ha sanguigne macchie;
Conforta gli occhi ed allegrezza appresta,
Ole nel foco senza che si smacchie.
Letteratura italiana Einaudi 104
Cecco d Ascoli - L Acerba
Contro il veleno la prima resiste 75
Ed anche quella con le macchie citre;
Fan l uom piacente nelle umane viste,
A forza ed a facondia ed a parlare
Dispongon l uomo se non sono vitre
Le parti, onde di tutte virtù care. 80
Giove in testa gli forma oppur nel ventre,
Quando il cappone è sotto lui concetto
Pur che il suo raggio sotto il Cancro entre,
Alettrio, che ritien dentro lo sperma;
Qual d oscuro cristallo mostra aspetto; 85
Fa l uom costante e grato onor conferma;
Fa l uomo vincitor nella battaglia,
Discreto con dolcezza di parole,
E forte con lussurïa l abbaglia;
Toglie la sete a chi lo porta in bocca; 90
Gli amici disdegnati fletter suole.
Se non sta in oro, sua virtù si sbrocca.
D amor la stella e sua virtù compone
Le parti del berillo e gli altri tutti
Che sono di cotal complessïone. 95
Pallido verde, simile a smeraldo,
I sospir toglie e gli occhi mostra asciutti,
Resiste agli inimici e l uom fa saldo.
Dal fegato rimuove infermitate,
Sottiglia la virtù dell intelletto, 100
Dal stomaco la sua ventositate.
Vale ad amore e sempre l uomo esalta;
Il matrimonio tien con gran diletto;
Fa verso gl inimici la mente alta;
Incender fa la man, di ciò sii certo, 105
S al Sol s oppone, come s è già esperto.
Letteratura italiana Einaudi 105
Cecco d Ascoli - L Acerba
CAPITOLO XVII
Virtù delle pietre scelte formate dai pianeti: topazio dal So-
le, diaspro da Marte, gagate dalla Luna, elitropia da Marte e
Saturno, panterone dalle sette sfere, giacinto e rubino dal Sole.
Li grazïosi raggi dello Sole
Nell isola d Arabïa splendendo,
Topazïo si trova, il quale si cole.
Il moto della Luna per sé sente,
La vista fa riversa lui veggendo, 5
Affredda l acqua quando è ben fervente,
Resiste alla lunatica malìa,
A passïone emorroical, resiste
All ira, alla tristezza e frenesia;
Il sangue stringe per la sua freddezza 10
E credesi che dignitate acquiste;
Sopra ogni pietra mostra sua chiarezza.
Subita morte lo topazio tolle;
In ciò non abbi la memoria molle.
Diaspro nasce per virtù di Marte 15
Permisto di colori varii e molti;
In diciassette spezïe si parte.
Idropica malìa e febbri calde
E fantasia delli moti stolti
Mitiga, e le virtuti in noi fa salde. 20
Nelli gran fatti fa l uomo sicuro;
Stringe la donna sì che non conceve,
E ogni sangue corrotto lo fa puro;
Lussurïa e sudor costringe e serra;
Legata nell argento portar deve 25
Ciascuno questa pietra, se fa guerra.
Del nostro viso la virtù assottiglia
Che macula non prende mai né sorde;
Letteratura italiana Einaudi 106
Cecco d Ascoli - L Acerba
D ogni fattura ciascun uomo dispiglia.
La Luna forma per virtù gagate: 30
Di sue proprïetà non ti discorde,
Ché ti fa certo di verginitate.
Chi l acqua beve, per virtù divina
Di questa pietra, s uomo non conube,
Senza lo suo voler subito orina; 35
Ma se è corrotta, urina non distilla:
Or questa prova lo tuo cuor disnube
Se di piacer ti tocca mai favilla.
Gli spirti fuga dalli corpi umani
E con dolore fuga li serpenti, 40
Gli idropici ritorna quasi sani,
Giova a la donna nel gravoso parto;
Sua polvere refrena ben li denti.
Lo mio segreto con teco lo parto.
Elitropia, che è detta l orfanella, 45
Verde è del corpo con sanguigne gotte:
Marte la forma con la trista stella.
Nell acqua fredda dove il Sole spire
Se questa metti, parrà che ciangotte
l acqua fervente per lo gran bollire. 50
Anche, se metti questa in acque chiare,
Sì che lo raggio del Sol la percota,
Sanguigna l aria subito traspare
Sì che lo Sole a noi si mostra oscuro
In fin che questa pietra sia remota. 55
Con questa puo , chi vuol, essere furo.
Giunta con questa l eliotropia pianta,
Come la calamita il ferro sugge,
Così, sugando, il nostro viso incanta.
Letteratura italiana Einaudi 107
Cecco d Ascoli - L Acerba
Restringe il sangue quando è l uom ferito; 60
l aspro veleno da lei si distrugge;
Chi seco l ebbe non fu mai fallito.
Il panterone è detto da pantera,
Nel quale tu vedrai sette coluri:
In lui pose virtù ciascuna sfera. 65
Fa l uomo audace e di virtù concinto;
Il Sol nascendo con li raggi puri,
Chiunque lo guarda non puo esser vinto.
È nebuloso giacinto, e rubino,
Secondo che nell aria si dimostra: 70
Quel ch è granato dico ch è più fino.
In lui si trova gran perfezïone, [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ]
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