[ Pobierz całość w formacie PDF ]dandone in preda a men devota gente. 14
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Ovunque giro gli occhi o fermo il core
in questa oscura luce e viver morto
nostro, dove il sentier dritto dal torto
mal si discerne infin a l ultime ore, 4
sento or per falsa speme, or per timore,
mancar a l alma il suo vital conforto
s ella non entra in quel sicuro porto
de la piaga ch in croce aperse amore. 8
Ivi s appaga e vive, ivi s onora
per umil fede, ivi tutta si strugge
per rinovarsi a l altra miglior vita; 11
tanto ella queste fosche e mondane ugge
schifa, e del vero Sol gode l aurora,
quanto pi dentro a lei si sta romita. 14
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S in me questa fallace e breve speme
terrena spenta, n si cangia il core
per minacce, lusinghe, odio, od amore,
n brama d acquistar, n perder teme, 4
a che con quei che ride e quei che geme
de vari affetti suoi perdo pur l ore,
mossa da natural mondano errore
che in forma di piet m assale e preme? 8
Non de la rea pianta il primo amaro
frutto in me secco, ond anco il mortal geme
mette languido il fior, mera la fronde; 11
Letteratura italiana Einaudi 111
Vittoria Colonna - Rime
ma spero ormai che l sempre vivo e chiaro
foco divino arda il malvagio verme
che dentro la radice mia s asconde. 14
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D oscuro illustre e di falso verace,
d iniquo giusto e di nimico erede,
ardito per amor, forte per fede,
imperoso in guerra, umile in pace, 4
render pu l uom la viva eterna face
quand ella signoreggia l alta sede
de l alma, ed indi poi fa ricche prede
del tesoro ch al senso infermo piace. 8
Apre la calda e sempiterna luce,
cinta de raggi, lampeggiando intorno,
le nostre folte nebbie, e scioglie il ghiaccio; 11
e, mentre ch ella infiamma e ch ella luce,
sicuro altri camina in s bel giorno
che li discopre ogni nascosto laccio. 14
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Quando nel cor da la superna sede
giunge il raggio divin, prima l invoglia
a lasciar la bramosa indegna voglia
di faticar per vil breve mercede; 4
poi, se purgato e fatto umil il vede,
pentito del suo error con grave doglia,
lo raccende e rinnova in tutto, e spoglia
del mondo, e l arma di celeste fede; 8
e poi li mostra questo anco esser ombra
del vero Lume ed arra de la pace
che legar puote i chiari spirti insieme. 11
Letteratura italiana Einaudi 112
Vittoria Colonna - Rime
Si vede l alma alor, poi che si sgombra,
ne la porta del Ciel di fede e speme
entrar ardendo ne l eterna face. 14
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Tira su l alma al Ciel col Suo d amore
laccio attorto il gran Padre, e stringe il nodo
per man del caro Figlio, e s bel modo
non men che l opra stessa appaga il core, 4
tal ch io sento sottil vivace ardore
penetrar dentro, s ch ardendo godo,
e chiaro ed alto grido ascolto ed odo
che mi richiama a pi verace onore. 8
Gradi di fede e caritate e speme
e di quella umilt che l uom sublima
ne fanno scala infino al Ciel superno, 11
ove l alme beate unite insieme
di mano in man da l ultima a la prima
si miran tutte nel gran specchio eterno. 14
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Chi temer gi mai ne l estreme ore
de la sua vita il mortal colpo e fero
s ei con perfetta fede erge il pensero
a quel di Cristo in croce aspro dolore? 4
Chi del suo vaneggiar vedr l orrore
che ci si aventa quasi oscuro e nero
nembo in quel punto, pur ch al Lume vero
volga la vista del contrito core? 8
Con queste armi si pu l ultima guerra
vincer sicuro, e la celeste pace
lieto acquistar doppo l terrestre affanno; 11
Letteratura italiana Einaudi 113
Vittoria Colonna - Rime
non si dee con tal guida e s verace,
che per guidarne al Ciel discese in terra,
temer de l antico oste novo inganno. 14
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Veggio turbato il Ciel d un nembo oscuro
che cinge l aere intorno, e ne promette,
con tempeste, con tuoni e con saette,
far caldo e molle il terren freddo e duro. 4
Forse l alto Motor vuol or con puro
foco le sterili erbe ed imperfette
arder, s ch abbian poi l alme e perfette
il vago Suo giardin lieto e sicuro, 8
pria che da le radici in tutto svelli
questa, di verdi e ben composte frondi
ricca, e di vero onor povera pianta, 11
perch pi che mai lieta rinovelli
germi conspersi di rugiada santa,
che sian di frutti e fior sempre fecondi. 14
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Se per serbar la notte il vivo ardore
dei carboni da noi la sera accensi
nel legno incenerito arso conviensi
coprirli, s che non si mostrin fore, 4
quanto pi si conviene a tutte l ore
chiuder in modo d ogn intorno i sensi,
che sian ministri a serbar vivi e intensi
i bei spirti divini entro nel core? 8
Se s apre in questa fredda notte oscura
per noi la porta a l inimico vento
le scintille del cor dureran poco; 11
Letteratura italiana Einaudi 114
Vittoria Colonna - Rime
ordinar ne convien con sottil cura
il senso, onde non sia da l alma spento,
per le insidie di fuor, l interno foco. 14
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Veggio in croce il Signor nudo e disteso,
coi piedi e man chiodate, e l dextro lato
aperto, e l capo sol di spine ornato,
e da vil gente d ogni parte offeso, 4
avendo su le spalle il grave peso
de le colpe del mondo, e n tale stato
la morte e l aversario stuolo irato
vincer solo col cor d amore acceso. 8
Pazenza, umilt, vero obidire
con l altre alme virt furon le stelle
ch ornaro il sol de la Sua caritade, 11
onde ne l aspra pugna e questa e quelle
fecer pi chiara doppo l bel morire
la gloria de l eterna Sua bontade. 14
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Questo vr noi maraviglioso effetto
di morir Dio su l aspra croce excede
ogni umano pensier, onde no l vede
con tutto il valor suo nostro intelletto; 4
ma se del bel misterio in mortal petto
entra quel vivo raggio, che procede
da sopra natural divina fede,
immantenente il tutto avr concetto. 8
Quei ch avr sol in Lui le lucif isse,
non quei ch intese meglio, o che pi lesse
volumi in terra, in Ciel sar beato; 11
Letteratura italiana Einaudi 115
Vittoria Colonna - Rime
in carte questa legge non si scrisse,
ma con la stampa Sua nel cor purgato
col foco de l amor Ges l impresse. 14
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Se l fedel servo, a cui per vero affetto
si scopre il mar de la bont di Dio,
non avesse, per grazia, in lungo oblio
del viver suo tuffato l intelletto, 4
avria, con tal ragion, odio e dispetto
al vaneggiar passato obliquo e rio
ch impedir li potria quel Lume pio
che purga ed empie ogni mortal diffetto, 8
il qual in queste onde tranquille vuole
che s immerga e si sazi, e non si volga
a mirar le gi orse e turbide acque, 11
acci mentre ancor debil non ritolga
il pensier da Colui, ch accender sle
la speme, in cui l grande Padre si compiacque. 14
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L Occhio grande e il divino il cui valore
non vide, n vedr, ma sempre vede,
toglie dal petto ardente, Sua mercede,
i dubbi del servil freddo timore, 4
sapendo che i momenti tutti e l ore,
le parole, i pensier, l opre e la fede
discerne, n velar altrui concede
per inganni o per forza un puro core. 8
Sicuri del Suo dolce e giusto impero,
non come il primo padre e la sua donna
debbiam del nostro error biasimare altrui,
Letteratura italiana Einaudi 116
Vittoria Colonna - Rime
ma con la speme accesa e dolor vero
aprir dentro, passando oltra la gonna,
i falli nostri a solo a sol con Lui. 14
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